Balloon Museum
Balloon Museum

In un periodo in cui si sta piano piano tornando alla normalità, ma portandoci dietro ancora qualche restrizione, una ventata di leggerezza è tutto ciò di cui avevo bisogno, caro lettore. Così, la scorsa settimana mi sono dedicata un pomeriggio da passare al Balloon Museum di Roma, riscoprendo la bambina che è ancora in me.

Il Balloon Museum, ospitato nell’ex deposito Atac di Prati fino al 3 aprile, è il primo museo dedicato all’arte del gonfiabile e del palloncino, dove tra gigantesche, colorate e immersive installazioni grandi e piccini potranno divertirsi.

Ovviamente, essendo uno degli eventi più popolari del momento, consiglio di armarsi di santa pazienza perché l’attesa all’entrata e per alcune attrazioni potrebbe essere lunga!

Balloon Museum Fly with Balloon
Fly with Balloon

Le opere del Balloon Museum

Il percorso della mostra si snoda tra 18 installazioni di alcuni tra i più importanti rappresentanti dell’inflatable e balloon art internazionale.

Tra le più interessanti, c’è all’entrata l’opera site specific, Knot, dell’artista francese Cyril Lancelin: un’enorme scultura, illuminata di rosso, composta da una linea che si intreccia all’infinito, in cui ci si può addentrare. Il luogo perfetto per giocare a nascondino con i propri bambini!

E per chi vuole mettere su un po’ di muscoli e ha abbastanza fiato – non fate come me che sono fuori allenamento da anni – con la sola forza delle gambe pedalando su una bici, potrà dare vita a Canopy, una serie di installazioni multicolor, creata da New York Pneuhaus & Bike Powered Events per educare il pubblico ad una produzione più consapevole di energia.

Balloon Museum Knot
Knot
Balloon Museum Canopy
Canopy

Probabilmente il concept più affascinante dell’intero museo, e quello per cui bisogna attenedere di più in fila, dovuta ai contingentamenti, è Hypercosmo, la prima opera di Quiet Ensemble: si tratta di una stanza composta da un’ampia piscina riempita di palline dove il divertimento, tra una nuotata e un’immersione, è accompagnato da un ipnotico gioco di suoni e di colorate luci stroboscopiche.

Per un attimo sentendomi in un episodio di Big Bang Theory, ho temuto che potesse spuntare uno Sheldon Cooper alle mie spalle e urlarmi “Bazinga!”. Ma per fortuna, ero ancora nel mondo reale!

Balloon Museum Hypercosmo
Hypercosmo

Infine, sempre tra le mie preferite, troviamo anche Never Ending Story, la infinity room di Motorefisico, composta da più di 1000 palline, gialle, rosse, blu, che si riflettono all’infinito su due specchi laterali. Anche qui l’esperienza, sempre immersiva tuttavia più breve rispetto a quella della piscina, è accommpagnata da suoni e luci.

Ma si possono ammirare anche le opere dei produttori interni Lux Eventi, come il villaggio dei Magic Mushrooms, un omaggio ad Alice nel Paese delle Meraviglie, con partecipazione speciale di un Bianconiglio gigante oppure Out of the Blue, un corridoio di luci blu dove camminare e nascondersi tra i gonfiabili che dondolano dal soffitto.

Balloon Museum Magic Mushrooms
Magic Mushrooms

Ovviamente un must, caro lettore, è fare un tour della Balloon Street dove poter scattare tantissime foto con i tuoi amici o i tuoi bimbi fra le opere esposte!

E magari perché non concederti a fine visita un po’ di relax gustandoti un delizioso dolcetto del Flower Bar?

Un museo a basso impatto ambientale

Il Balloon Museum si impegna a rispettare l’ambiente per lasciare un’eredità positiva al territorio che lo ospita, una volta terminata la mostra.

Infatti tutti i materiali utilizzati, tra cui le stesse opere non solo sono biodegradabili ma fanno anche parte di un progetto di riutilizzo e riciclo per diminuire l’uso delle materie prime.

E per l’intera durata della mostra, gli organizzatori hanno adottato un sistema continuo per smaltire correttamente tutti i rifiuti prodotti.

Balloon Street
Balloon Street

E tu ci sei già stato? Oppure conosci altre mostre interattive di questo genere? Raccontamelo qui sotto!


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